settore ittico colpito fortemente dalla guerra
L’impatto della guerra in Ucraina colpisce fortemente il settore ittico in particolar modo merluzzo, granchi, salmone e del pollack, noto anche come merluzzo dell’Alaska. I flussi commerciali verso l’Unione Europea hanno già portato effetti negativi, ma nei prossimi mesi ne potremmo risentire. Inoltre è stata interrotta la vendita di gamberetti diretti verso i mercati russi.
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L’impatto della guerra blocca i prodotti ittici a Kiev
Il merluzzo equivale al 28% del totale dei 27 Stati incluso quello che passa dalla Cina. Il pollack dell’Alaska arriva al 55% con oltre 461 mila tonnellate mentre l’eglefino al 22%.
Va meglio con il salmone che a Mosca contribuisce solo per il 5% ai consumi.
settore in crisi per la mancanza di materia prima
L ‘impossibilità di sostituire alcuni prodotti come il pollack dell’Alaska porta il settore ittico in crisi per la mancanza di materia prima.
Con l’invasione si è interrotta una lavorazione, quella del “ritrattamento” di pesce norvegese, merluzzo e salmone, destinato ad essere esportato verso il mercato europeo.
In tal caso, l’Aipce-Cep chiede di trasferire la lavorazione nell’Ue, in modo da creare opportunità di lavoro alternative a quelle ormai perse a Kiev.
I dati Istat, l’Unione Nazionale Consumatori evidenziano dalla classifica degli alimenti che la filiera ittica, proprio i frutti di mare, freschi o refrigerati hanno subito un aumento del 8,4%.
Lo sapevi che ..la Russia è uno dei principali produttori di pesce al mondo e l’ottavo esportatore negli Stati Uniti nel 2021, .
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fonte: “I bastoncini” di merluzzo a rischio: l’impatto della guerra in Ucraina sulla pesca, Agrifood today, 5 luglio 2022.